L’ECCEZIONALE STRUMENTO DA POLSO DEDICATO AI PILOTI
Questa prima versione del Navitimer, progettata per l’AOPA, non presentava la dicitura e il logo Breitling sul quadrante né l’iconica Referenza 806 sul fondocassa e veniva distribuita esclusivamente ai membri dell’AOPA.
Fu soltanto alcuni anni dopo, intorno al 1956, che il Navitimer venne reso disponibile al pubblico con la scritta Breitling sopra un logo stilizzato senza alcun riferimento all’AOPA e ottenne anche l’iconica Referenza 806.
Un modo semplice per intuire se uno dei primi Navitimer fosse stato venduto all’AOPA è guardare il logo.
Tutti gli orologi con i loghi alati dell’AOPA, abbinati all’omonima sigla, erano stati forniti alla famosa associazione americana, mentre i loghi alati stilizzati sprovvisti di firma venivano commercializzati tramite la rete di distribuzione mondiale di Breitling.
Una delle esecuzioni di design più iconica del 1959 è stata riproposta nel 2019 come prima riedizione storica di Breitling: il Navitimer Ref. 806 1959 Re-Edition.
IL PRIMO NAVITIMER COMPLETAMENTE NERO
Nel 1952, Willy Breitling venne contattato dalla famosa Aircraft Owners and Pilots Association (AOPA) per creare un nuovo cronografo in esclusiva per i membri dell’associazione stessa. Decise di sviluppare quindi un innovativo strumento da polso che consentisse ai piloti di eseguire tutti i calcoli necessari per il volo, compresa velocità media, distanza percorsa, consumo di carburante, velocità di decollo o atterraggio, conversione da miglia a chilometri o miglia nautiche.
In quell’epoca, eseguire calcoli significava utilizzare un regolo calcolatore logaritmico. Willy Breitling adattò quindi per l’aviazione l’originale regolo calcolatore logaritmico del Chronomat realizzato negli anni ʽ40, integrandolo in una lunetta girevole circondata da piccole gocce che ne facilitano la manipolazione.
Il diametro della cassa è fissato a 41 mm – dimensioni enormi per quell’epoca! Ma la grandezza serve a garantire che tutte le informazioni sul quadrante possano essere lette con facilità. La leggibilità è anche incrementata dai numeri arabi sovradimensionati al radio, che crea un efficace contrasto con il quadrante nero.
E il nome? Beh, nulla sarebbe stato più evocativo di Navitimer, contrazione di navigation e timer...
Il Navitimer fece quindi il suo ingresso all’AOPA, diventando subito un successo tra i suoi membri.
Verso la fine degli anni ‘50, mentre la maggior parte delle iconiche compagnie aeree erano impegnate nella corsa per offrire i primi voli transatlantici, il Navitimer divenne indispensabile in ogni cabina di pilotaggio. Lo si vedeva infatti al polso di ogni pilota impegnato in tratte oltremare: Breitling divenne così «il fornitore ufficiale nel mondo dell’aviazione».
IL NAVITIMER TWIN-JET
Con alle spalle già un decennio circa di successo, il Navitimer acquisisce un tocco di modernità all’inizio degli anni ‘60.
Il quadrante viene sostituito per sfoggiare contatori a contrasto bianchi, una modifica estetica lanciata per la prima volta a pochi anni di distanza, nel 1957, sul modello SuperOcean, che conferisce al Navitimer un carattere moderno e una migliore leggibilità.
Subito dopo la lunetta si evolse dalla versione «a gocce» a quella «dentellata,» e intorno al 1965, il Navitimer ottenne il famoso logo a doppio jet composto da due aeroplani sovrapposti, mentre altri loghi precedenti sono rimasti in produzione.
Questo nuovo design porta a un nuovo livello il «cronografo preferito dai piloti», che diventa un’icona ineguagliabile al polso di personalità di spicco come il grande jazzista Miles Davis e i campioni di Formula 1 Jim Clark, Graham Hill e addirittura Jo Siffert.
Da quel momento il Navitimer è ovunque: su un aereo, su una barca o in un’auto.
1963 Navitimer Ref. 806 Venus 178 41 mm
1965 Navitimer Ref. 806 Venus 178 41 mm
IL PRIMO NAVITIMER AUTOMATICO
La fine degli anni ‘60 pone una nuova sfida all’industria orologiera: il cronografo meccanico non desta più interesse nelle generazioni più giovani, minacciato dal più conveniente movimento al quarzo.Per superare questa sfida, Breitling avvia l’ambizioso e visionario sviluppo di uno dei primi calibri a cronografo meccanico automatico. Sviluppato in collaborazione con Heuer-Leonidas e Buren-Hamilton, il calibro Chrono-Matic viene lanciato il 3 marzo 1969 con una novità: un orologio meccanico automatico e un cronografo tutto in uno.Così non serve più scegliere l’uno o l’altro!
Nello stesso anno, Breitling si spinge ancora oltre i limiti del design e il Navitimer diventa ancora più grande di prima, con una cassa da 48 mm. Benché molto più grande di quanto ci fosse all’epoca sul mercato, le cortissime anse lo rendono comodo al polso e gli conferiscono successo tra una clientela più giovane, urbana e di tendenza.
Vengono offerte due nuove Referenze: una versione automatica dotata del rivoluzionario calibro Chrono-Matic (Ref. 1806) e una versione a carica manuale (Ref. 816). Entrambe dotate della lunetta girevole impermeabile al epoca recentemente brevettata.
Il Navitimer classico e di successo, da 41 mm, resta in produzione e si arricchisce con un’indicazione della data moderna e utile e due nuove Referenze: una versione automatica (Ref. 8806) e una a carica manuale (Ref. 7806).
1970 Navitimer Ref. 816 Venus 178 48 mm
1974 Navitimer Ref. 8806 Chrono-Matic 41 mm
Nel 1986 si incontrano due icone moderne: il leggendario cantante Serge Gainsbourg, amante dei raffinati dettagli e della maestria artigiana, indossa infatti il Breitling Navitimer (Ref. 81600). Egli incarna anche il proprio stile unico indossandolo su un caratteristico bracciale da rally realizzato in platino.
Da quel momento il Navitimer diventa una colonna portante della collezione Breitling e viene dotato del movimento più complicato e prestigioso della manifattura, includendo il Calibro di manifattura Breitling 01 nel 2010 e un calibro cronografico a frazione di secondo nel 2017.
Con una storia di oltre 65 anni, il Navitimer è senz’altro il modello Breitling più iconico e rimane l’eccezionale strumento da polso dedicato ai piloti di oggi.